Negli scorci dei centri cittadini valtellinesi, Benetti mira sempre a individuare l’elemento caratterizzante del paesaggio urbano, colto entro il contesto paesistico-naturale di cui è parte integrante. Egli trova solitamente nell’architettura religiosa il centro di gravità dell’insieme urbano e il fulcro della sua storia che entra in vigorosa dialettica con l’ambiente naturale. In questo senso le sue vedute urbane degli anni Cinquanta rientrano nel minuzioso lavoro di indagine e scoperta artistica del paesaggio valtellinese che egli va compiendo a partire dal suo arrivo in Valtellina nel 1940.
Diverso dai paesaggi urbani degli anni Cinquanta è l’acquarello con la Veduta di piazza Garibaldi a Sondrio del 1961, nato da una committenza della Banca Popolare che ne giustifica in parte il particolare impianto compositivo in cui un ruolo di primo nella veduta della piazza occupa la storica sede dell’istituto di credito che con la sua facciata domina in effetti lo spazio.