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Mostra - Johann Jakob Meyer
Viaggio pittoresco attraverso lo Stelvio, la Valtellina e il lago di Como (1831)

Sala 7 - Da Lecco a Como

 

Giunto a Lecco, anziché proseguire per Milano come promesso nel titolo del suo “viaggio pittoresco”, Meyer curva il suo itinerario verso Como, da cui prende la via del suo rientro in Svizzera. Milano resta così una meta puramente teorica e indicativa del suo viaggio, ma non la meta effettiva. Dobbiamo per questo concludere che l’artista svizzero viene meno a quanto promesso nel titolo del suo album? Nient’affatto. Per il viaggiatore del Grand Tour, infatti, il viaggio conta sempre più della meta, che indica quasi sempre solo una direzione, non una destinazione. E’ l’itinerario, cioè, il vero oggetto del suo interesse, perché è lungo di esso che si compie l’esperienza romantica della Sensucht, del piacere della sensazione, in questo caso quella del sublime della montagna e del lago. Con la fine del lago si chiude, perciò, ogni motivo di interesse  “pittoresco”  e ogni fonte di sensazione. Senza contare che è al termine del lago che finisce la “nuova strada” dello Stelvio, essendo il tratto da Lecco a Milano quello della vecchia strada già conosciuta.  Nelle tre vedute conclusive, Meyer prende dunque congedo dal lago e dalla “nuova strada” dal Tirolo a Milano attraverso lo Stelvio che intendeva documentare.