Resa famosa all’inizio del Novecento da Emilio Longoni alla ricerca di una natura di primitiva rudezza e incontaminata innocenza, l’Alpe Prabello, in Valmalenco, diventa anche per Sommariva un rigenerante rifugio dello spirito. I due dipinti qui presentati appartengono a due momenti diversi della produzione artistica di Sommariva. Nel primo, che risale alla fase iniziale della sua attività pittorica, Sommariva si muove, con pennellata già sciolta e sicura, nel solco del realismo lombardo di fine Ottocento e della sua capacità di sintesi tra sentimento e natura. A distanza di 25 anni l’artista ritorna sullo stesso luogo, per darci invece un’immagine più ravvicinata del suo angolo più caro a Longoni, in cui il ritorno dei due contadini dalla messa fa risuonare una nota vagamente segantiniana.