Nei tre paesaggi della Valmalenco qui esposti, si può osservare come l’emancipazione di Carini dall’iniziale paradigma realistico, inizi molto presto, come dimostra il paesaggio di Chiareggio del ’41, ben diverso da quello di Caspoggio dello stesso anno. Anche qui l’innata tendenza sperimentale conduce Carini ad esiti sorprendenti, come, ad esempio, Case in Valmalenco, un’opera in cui l’artista sondriese, entro un complesso impianto geometrico e prospettico a piani sovrapposti, sperimenta un ricco cromatismo di rara efficacia espressiva, pienamente aderente alla rusticità dello scorcio.