I paesaggi urbani di Punzo sono limitati ai piccoli centri dell’arco alpino lombardo e altoatesino cui è legata la sua biografia, Sondrio, Morbegno, la natìa Bergamo, Merano dove viveva il fratello presso cui l’artista trascorreva lunghi soggiorni. Sono dunque dipinti in gran parte legati alla memoria e agli affetti, dove l’artista, svincolato dal gusto della sua clientela, sperimenta nuovi modi espressivi che occhieggiano ora alla coeva pittura chiarista (Prato della Fara e complesso di S. Agostino a Bergamo alta), ora al primitivismo della pittura Toscana quattrocentesca (Veduta di Bergamo alta), ora al gusto fauve dell’avanguardia postimpressionista europea ancora vivo in Italia negli anni Cinquanta.