Nati entrambi sul finire dell’Ottocento, i due artisti valtellinesi qui presentati, il tiranese Luigi Bracchi e la sondriese Jole Merizzi Turchetti, sono accomunati da una medesima estraneità alle correnti artistiche contemporanee che li fa mantenere entro un sobrio e misurato realismo, intellettualmente più elaborato e sofisticato in Bracchi, cresciuto nell’ambiente artistico milanese degli anni Trenta contato con Carlo Carrà, Achille Funi e Pietro Annigoni, più semplice e accademico nella Merizzi Turchetti che dagli anni ’30 agli anni ’60 lavora nell’ambiente sondriese seguendo un suo personale e defilato percorso artistico. I due paesaggi di Luigi Bracchi presenti nella collezione della Bps, consentono, appunto, di apprezzare tutta la raffinata e fresca eleganza del suo stile e sembrano confermare in pieno il giudizio del grande critico Francesco Somarè, secondo cui i dipinti di Bracchi “ sono di bucato, disegnati limpidamente, vestiti di tempera serica, stillanti di colore, sorridono”. Di soffusa delicatezza anche le due belle composizioni floreali della Merizzi Turchetti, che nei ritratti dei due presidenti della Banca Popolare di Sondrio eseguiti su commissione dell’Istituto negli anni ’60, dà prova di un vigoroso realismo in grado di restituire nell’immagine la psicologia del personaggio, come nella migliore tradizione accademica.