Nella Visitazione di Pieter de Jode II, che traduce nell’incisione un dipinto di Rubens, vediamo come il tema sacro, sempre di aurea solennità nell’icona, tenda nell’arte barocca a mondanizzarsi in scena quotidiana. Inconcepibile poi sarebbe nell’icona una scena come quella del Martirio del beato Simonino, pagina nera dell’antisemitismo cattolico medievale oggi ripudiato dalla Chiesa, che alla fine del ’400 segnò fortemente la religiosità popolare italiana, come mostra l’affresco di Malacrida da Musso che ne è la più famosa rappresentazione in Valtellina. Comune, infine, sia alla tradizione russa dell’icona che artistica occidentale è il tema dei Santi che in Occidente si sviluppa con una sua consolidata iconografia come traspare dalle immagini barocche di sant’Antonio di Padova, di san Rocco o di santa Chiara, ma anche dal bel Sant’Anselmo di Giovanni Thoux, che nel suo personale e modernissimo espressionismo fantastico, mostra come l’arte religiosa del Novecento possa ancora alimentarsi alle radici della tra- dizione artistica e della religiosità popolare occidentale.