I fiori sembrano racchiudere in sé, qualcosa di essenzialmente femminile. E l’accostamento fiore/donna, non solo nel linguaggio comune, ma anche nell’arte è ben conosciuto.Ma, ci si chiede, c’è uno sguardo artistico femminile in grado di restituirci inedite nuances di sentimento nel linguaggio dei fiori?Le tre opere di questa sala, dovute a due artiste molto diverse tra loro per stile e temperamento, possono contribuire a darci una prima risposta.La Serenella di Jole Merizzi Turchetti coglie fin dal titolo, il senso di bellezza tranquilla e di velata dolcezza di questo vaso di lillà. Ma quanta distanza e quale diversità fra le Rose della stessa Merizzi Turchetti che si offrono morbide allo sguardo sullo sfondo del rosso pompeiano che le avvolge, e la disinibita, aggressiva bellezza delle Rose di sasso di Angiola Tremonti che ci risucchiano nel loro vorticoso roteare che le rende inafferrabili.