Vittoria Ligari arriva alla pittura non per via di una regolare formazione artistica, ma perché figlia di un affermato artista valtellinese come Pietro Ligari, di cui diventa allieva e collaboratrice. Che č la stessa via attraverso cui vi giungono tutte le artiste dal Cinquecento in poi, come, ad esempio, Artemisia Gentileschi o Angelika Kauffmann, tutte figlie di artisti che vivono della loro professione.Č grazie a questo che Vittoria Ligari riesce a ottenere in ambito valtellinese e comasco alcune committenze che le consentono di puntare subito non a generi minori, ma al grande genere della pittura religiosa, come mostrano le due opere qui presentate, Mosč salvato dalle acque e Mosč fanciullo spregiatore del faraone. Le sue opere, tuttavia, si contano nelle dita di una mano, a dimostrazione di quanto la sua condizione di donna ne abbia limitato il pieno dispiegarsi di un talento e di una sensibilitą artistica testimoniate, fra latro, anche dalla sua passione musicale come violinista, organista e virtuosa del bel canto, attivitą senzaltro pił consone alla societą aristocratica del tempo.