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Mostra - Quando l'arte è donna. Pittura al femminile in Valtellina (Prima parte)

Sala 4 - Lo sperimentalismo favolistico di Angiola Tremonti

 

Fra la fine degli anni Novanta  e  l’inizio degli anni Duemila, un senso nuovo e disinibito di libertà artistica irrompe invece di colpo nell’arte valtellinese con Angiola Tremonti, nata a Sondrio da una rinomata famiglia di origini non valtellinesi, che costruisce la sua figura artistica al di fuori della provincia riversando sulla tela con una sorprendente libertà stilistica e di tecnica pittorica, le sue multiformi esperienze sociali ed esistenziali a contatto con la povertà del terzo mondo e la realtà delle carceri.A colpire, infatti, non è solo il suo disinibito sperimentalismo tecnico, ma sono anche i temi della sua pittura: l’infanzia, la maternità trattati con quella sua naturale tendenza al fantastico e al favolistico che a Milano aveva già attirato l’attenzione di critici come Rossana Bossaglia, Luciano Caramel, Raffaele De Grada o Gillo Dorfles e che si ritrova in alcune delle opere della collezione della Bps qui presentate.