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Mostra - Quando l'arte è donna. Pittura al femminile in Valtellina (Seconda parte): tre artiste valtellinesi del Novecento

Sala 1 - Maria Biancardi, Vittoria Personeni Quadrio, Alessandra Romeri: il paesaggio

 

Il paesaggio alpino resta, e non potrebbe essere altrimenti, il soggetto di elezione di tutta la pittura valtellinese. Non si può dipingere in Valtellina rimanendo insensibili al paesaggio. In ogni artista valtellinese, perciò, qualunque sia il soggetto prediletto, non manca mai il confronto col paesaggio. A maggior ragione nella pittura declinata al femminile che, anche da questa punto di vista, non si distingue da quella maschile, come possiamo osservare nei paesaggi delle tre artiste protagoniste della nostra mostra.In Maria Biancardi, legata ai moduli del realismo paesistico lombardo combinato con le sperimentazioni visive dell’impressionismo, la visione del paesaggio è ampia, distesa, panoramica.È il senso di libertà che si avverte in questa sua Piana di Bormio.  Lo sguardo vi spazia liberamente, dal primo piano in profondità, con agio sovrano, cogliendone tutti gli elementi essenziali.Nel Paesaggio alpino di Vittoria Personeni Quadrio è, invece, il senso di infinito che domina, efficacemente sottolineato dalla netta cesura con cui il primo piano si interrompe rimandando lo sguardo all’indeterminatezza dell’orizzonte.In Alessandra Romeri, infine, anche nei paesaggi più aperti, come Il piano delle betulle o Verso S. Giacomo, trapela quella sua vocazione all’intimità raccolta del paesaggio che è la caratteristica della sua pittura e che non la mette del tutto a suo agio quando la visione si fa necessariamente panoramica, come nel Pizzo Coca.