I due dipinti qui presentati di Vittoria Ligari, figlia e allieva del maggior pittore valtellinese del Settecento, Pietro Ligari, riproducono due episodi delle Storie di Mosé. Il primo, Mosé salvato dalle acque, è narrato nel libro dell’Esodo (2, 1-10), il secondo episodio invece, Mosè che disprezza la corona offertagli dal Faraone, non si trova nella Bibbia, ma è narrato dal grande storico ebreo del I secolo, Giuseppe Flavio, nelle sue Antichità giudaiche.Il Settecento, secolo dei Lumi, è anche il secolo in cui anche da parte di artisti profondamente religiosi, come Vittoria Ligari, la sacralità degli episodi biblici raffigurati spesso si perde, si secolarizza, trapassando, come in questo caso, nella narrazione aneddotica attenta più alla teatralità dei gesti che al simbolismo sacro di cui gli episodi sono gravidi nell’Antico testamento, che nell’universo cristiano si configura come prefigurazione profetica del Nuovo testamento.