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Mostra - Storie dell’Antico e del Nuovo Testamento. La Bibbia nelle collezioni d’arte della Bps

Sala 5 - Le lettere di Pietro

 

Il dipinto presentato in quest’ultima sala, plausibilmente attribuito al grande pittore settecento ticinese Giuseppe Antonio Petrini, la tenebra avvolgente in cui è racchiusa la sua figura, concentra tutta la forza espressiva dell’immagine sul momento dell’illuminazione divina. San Pietro è immerso nella lettura e nella meditazione del Credo e si gira verso la luce non tanto con l’atteggiamento di chi risponde a un richiamo esterno, ma con quello di chi obbedisce a un bisogno interiore. La sua non è un’improvvisa distrazione dalla meditazione, ma un approfondimento di essa, come sembra indicare anche il raggio di luce che giunge fino alla pagina del libro che gli sta aperto davanti. La luce che si imprime con secca intensità sulla sua fronte e la semioscurità che grava sul libro, ci dice che la mente da sola, senza l’aiuto dell’illuminazione divina, è incapace di penetrare i misteri delle fede, di cui il Credo è l’espressione più piena e completa.È, amiamo pensare, il momento in cui nascono le sue due lettere, entrate a far parte del Nuovo Testamento.