(Beverwyck, Olanda 1616 ca. - Haarlem 1677)
Non se ne conosce con esattezza la data di nascita, ma Thomas Wijck nacque, con ogni probabilità, nel 1616 in un piccolo centro nei pressi di Haarlem, la città olandese dove nel 1642 risulta iscritto alla gilda dei pittori e dove trascorse gran parte della sua vita.
Nel 1660 Wijck soggiornò per qualche tempo in Inghilterra e in Scozia, dopo un viaggio in Italia – dove fu conosciuto col nome di Tommaso fiammingo - mutò profondamente il proprio gusto e l’indirizzo artistico.
Di lui si conoscono diversi dipinti di filosofi e alchimisti nel loro studio, ma la sua notorietà è affidata in gran parte ai suoi paesaggi italianizzanti, fatti soprattutto di porti con banchine animate da marinai, di contadini fra antiche rovine, di malandati cortili vuoti immersi nella luce del sole pomeridiano, molto vicini a quelli di altri pittori olandesi suoi contemporanei come Pieter van Laer il Bamboccio, di cui forse fu allievo, e Jan Miel.
Il figlio Jan, anch’egli pittore soprattutto di cacce e scenografiche battaglie, che nel 1660 lo accompagnò in Inghilterra, si fermò qui fino alla morte nel 1700.
Jacques Vilain, Wijck Thomas, in Dizionario della pittura e dei pittori, VI, Torino, Einaudi, 1994; Bert W. Meijer (a cura di), Dipinti fiamminghi e olandesi dalle collezioni lombarde, Catalogo della mostra, Milano, Silvana, 2004; Guido Jansen - Bert W. Meijer - Paola Squellati Brizio, Repertory of Dutch and Flemish Paintings in Italian Public Collections, Lombardy 2 (M-Z), Firenze, Centro Di, 2005.
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