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Giovanni Thoux

(Verrès 1935 - )

Biografia

Giovanni  Thoux è nato a Verrès in Val d’Aosta, nel 1935, da una famiglia di falegnami. Allievo all’Istituto salesiano “Conti Rebaudengo” di Torino”, dove ha completato le scuole secondarie, si è dedicato presto alla lavorazione del legno, dapprima come disegnatore industriale e poi - dopo un lungo periodo di studio e di lavoro in Giappone, all’Ikuei Polytechnic di Tokio del cui Department of industrial design è stato anche vicedirettore - come artista e scultore, facendo rivivere a Verrès, a partire dal 1971, l’atelier artigiano dei nonni dove ancora oggi lavora insieme ai fratelli.
Dal 1972 partecipa a tutte le mostre concorso e le fiere valdostane, a partire da quella antichissima e famosissima di Sant’Orso, ottenendo numerosi premi e riconoscimenti.
Le tappe del suo percorso artistico sono scandite da alcuni importanti cicli scultorei presentati in diverse mostre come I santi della Val d’Aosta (1987), Le carte della Valle d’Aosta (1991), Leggende valdostane scavate nel legno (1994), Costumi valdostani scavati nel legno (1994), Dalla Bibbia all’anno 2000, Un percorso valdostano tra fede tradizione e religiosità (1999). Per quest’ultimo lavoro nel novembre 2000 gli è stato conferito il premio Mazzotti-Gambrinus a Treviso, nella sezione artigianato di tradizione. Le sue più recenti mostre sono state dedicate ai Carnavals Valdôtains(2005) e ai giochi tradizionali valdostani, Joà de noutra tera. Jeux traditionnels en Vallée d’Aoste (2011).
E’, come si vede, un viaggio alle radici dell’anima popolare e della religiosità valdostana, quello che conduce Giovanni Thoux attraverso una materia, il legno e le sue più nodose radici, che della terra sono fisicamente l’espressione. Su questo legno di radice, Thoux fissa con lo scalpello e con l’acquarello intriso di terra, immagini ricavate dall’iconografia popolaresca dei ceri e delle raffigurazioni votive, rielaborate con una espressionistica e plastica raffinatezza in cui echi delle miniature e della pittura primitiva medievale si fondono con richiami alla pittura fiamminga bruegheliana e all’arte moderna di Modigliani, entro una teatrale vena narrativa sempre in bilico tra tra solennità rievocativa e ironia espressiva.
Membro della storica Académie Saint-Anselme di Aosta, Giovanni Thoux è ritenuto oggi il più autentico interprete dell’identità culturale valdostana, un riconoscimento che gli è valso, nel 2009, il titolo di Chevalier de l’Autonomie.

Bibliografia

Giovanni Thoux, Dalla Bibbia all’anno 2000, un percorso valdostano tra fede, tradizione e religiosità nell’anno del giubileo, cat. della mostra, con scritti di Angelo Mistrangelo e Ezio Bérard, Ivrea, Priuli & Verlucca, 1999; Giovanni Thoux, Joà de noutra tera. Jeux traditionnels en Vallée d’Aoste, con note di Pierino Daudry, cat. della mostra, Musumeci, 2011, Joseph Péaquin, Giovanni Thoux, Legno e Radici, film documentario, L'Atelier des Alpes, Airelles Vidéo; 2005 Teresa Charles, Giovanni Thoux: costumi valdostani scavati nel legno, cat. della mostra, Ivrea, Priuli & Verlucca, 1996; Les Carnavals Valdôtains, bassorilievi di Giovanni Thoux, cat. della mostra, con un saggio di Paolo Levi, Aosta, Arti Grafiche E.Duc, 2005.

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