(Bellano 1929 - )
mm 294x494
Acquaforte e acquatinta su zinco
Acquisto diretto da editore
Velazquez (L’infanta doña Margarita, 1659), Manet (Le fifre, 1880), Picasso (Paulo Pierrot, 1929), tre epoche della storia dell’arte, tre artisti fra i più amati da Vitali, si danno qui convegno, con alcuni dei loro ritratti più celebri per allestire questo divertente teatrino d'arte in cui si riassume e culmina il “museo quotidiano” di Vitali. Ma in alto, nel riquadro che si apre sopra il Pierrot di Picasso, tre altri personaggi mascherati, Velasco, Sara e Paola, i tre figli di Giancarlo Vitali, duplicano e si sovrappongono all'immaginario teatrino d'arte, inscenando un loro teatrino di vita. Il “museo quotidiano” di Vitali sbocca qui nella vita quotidiana dell’artista, dando a quell’aggettivo, “quotidiano”, il significato appunto di familiare, come di famiglia sono le immagini dei tre figli. Arte e vita, maschera e realtà si fondono qui in un'unica composizione, così come un'unica cosa, senza soluzione di continuità, sono sempre state nella vita quotidiana dell'artista.
Ma qui c'è anche la dichiarata ambizione di trasmettere ai figli il testimone della propria vocazione artistica, nel momento in cui uno di essi, Velasco (Velasco/Velazquez?), si incamminava già su questo sentiero per diventare il grande artista che oggi tutti conosciamo.