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Immagine dell'opera

Paolo Punzo

(Bergamo 1906 - Bergamo 1979)

Paesaggio primaverile in Liguria

Dimensioni

cm 40x44,8

Tecnica

Olio su tavola

Firma

Firmato in basso a sinistra: P. Punzo

Provenienza

Acquisto

Esposizioni

Commento

Alle prese con l’orizzontale vastità del paesaggio marino, Punzo cerca di introdurvi quell’epica varietà che faceva di ogni sua montagna la scena di un’apoteosi della natura. Qui sceglie un punto di vista rialzato sull’ampio orizzonte della frastagliata costa ligure, colta in una grigia giornata di primavera e reso con pennellata sintetica e freddo cromatismo che lascia il paesaggio marino senza sole e senza sorriso. A ravvivarlo interviene però l’intreccio vegetale di pini e di alberi in fiore in primo piano che anima e trasforma il mare e la costa in una suggestiva quinta paesistica conferendogli una delicata sfumatura poetica, non priva di sottile malinconia, in sintonia col tono atmosferico della composizione.

Presentato nel 1952 in una mostra all’Hotel Posta di Sondrio, il quadro soprese parecchi suoi critici, fra cui quello del “Corriere della Sera”, il giornale forse più attento all’opera di Punzo.

 “Punzo - scrisse Vittorio G. Rossi sul quotidiano milanese -  era pittore di montagna; faceva le rocce alte e le alte nevi e ghiacciai: ora s’è fatto anche un pittore di costa e di mare . E ha scelto la cosa più difficile che ci sia al mondo… Il mare è sempre difficile … perché muta di continuo i suoi spiriti cioè la sua faccia. La poesia, che stava con Punzo sulle montagne,  è scesa con lui alla costa e al mare; questi quadri dimostrano che lei non è rimasta lì.”

(Vittorio G. Rossi, Punzo all’Hotel Posta, “Corriere della sera”, 1952)

Note