( - )
cm 59,5x40
Olio su tela
Collezione Battista Leoni
Nel Settecento la Via Crucis, diffusa nella cristianità latina dai francescani custodi del santo sepolcro di Cristo a Gerusalemme, conosce il suo momento di massima diffusione in area lombarda. Ne è testimone questo dipinto di ignoto maestro del XVIII secolo, che raffigura una delle stazioni della Via Crucis, quella in cui un uomo di Cirene viene preso e costretto a portare sulle sue spalle per un tratto la croce di Cristo appena rialzatosi da una caduta. Il tema della Via Crucis, come sacra rappresentazione, trova, del resto, nel gusto scenografico e teatrale del Settecento, oltre che nella fede, uno dei suoi maggiori veicoli di rilancio e di diffusione. Qui la scena, inquadrata entro un arco che, come le tende di un sipario, serve a darle profondità, è piuttosto convenzionale e priva di particolare forza drammatica, anche se, nell'insieme, di discreta fattura. Sui volti dei soldati non c'è ferocia o crudeltà, semmai qualche cenno di derisione. Cristo è un convenzionale Christus patiens, che patisce e sopporta la sofferenza. Il Cireneo, infine, ha l'usuale espressione di ottusa rassegnazione propria di chi è forzato a un compito di cui non può intendere la portata salvifica, alla pari di chi glielo ha imposto.