L’ampia curva che il Mera descrive  ai margini della palude del Pian di Spagna, prima di gettarsi nel lago di Como nei pressi di Ponte d’Adda, è uno dei tratti più suggestivi del suo percorso. Ceretti ne coglie in questa veduta la ricchezza de motivi paesistici: l’acqua del fiume che si allarga in primo piano, la distesa paludosa del Pian di Spagna , il piccolo nucleo di case sulla stretta curva dell’ansa, la mossa e scoscesa geometria della montagne retiche, con il Sasso Manduino e il Ligoncio che riflettono le loro lontane cime sull’acqua,  il variegato azzurro del cielo sullo sfondo che accende i colori di ognuno di questi elementi del paesaggio invernale dell’alto Lario. Più che dalla neve che ricopre le montagne, l’inverno è segnalato dall’ampia fascia nebbiosa che esala dalle acque del piccolo lago di Mezzola e che divide nettamente il paesaggio montuoso da quello della piana lacustre, riuniti nel riflesso dell’acqua in primo piano.