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Immagine dell'opera

Domenico Aspari

(Milano 1745 - Milano 1831)

Piazza e Palazzo Belgiojoso

Dimensioni

mm. 460 x 642

Tecnica

Acquaforte e bulino

Firma

A sinistra sotto il riquadro: D° Aspar Diss ed incise, Milano, 1788

Provenienza

Esposizioni

Commento

 Il Palazzo Belgioioso, completato dal Piermarini nel 1781, segna il passaggio a Milano dal barocco al rococò. Facendone la scenografica quinta di una festosa e affollata parata militare, Aspari ne esalta tutta la maestosità con cui l’edificio si apre sulla piazza antistante.

Il ritmico e ordinato sviluppo dell’architettura della facciata fa tutt’uno con l’uniforme disporsi davanti ad essa dei soldati in parata che ne replicano simmetricamente la linearità. A cavallo, dinanzi alla schiera della Guardia di Palazzo dell’arciduca Ferdinando, sta il suo comandante, Alberico d’Este Visconte di Trivulzio e principe di Belgioioso, cui l’incisione era originariamente dedicata.

La maestosa architettura del Piermarini è, peraltro, accentuata dalla luce che la colpisce frontalmente, relegando nell’ombra gli edifici sul lato opposto della piazza, resi più piccoli dal particolare taglio prospettico orizzontale della composizione che ne accentua la distanza.

Sulla destra, in primo piano, il capomastro e l’architetto discutono davanti a tre resti lapidei su cui sono scolpite antiche insegne araldiche,  che costituiscono gli elementi iconografici di collegamento della nuova piazza e del palazzo con la precedente storia di Milano, insieme a una grande lapide in cui è ricordata l’apertura della piazza  e la famiglia del principe Alberico Belgioso da cui essa prende il nome.

Come sempre nell’Aspari il carattere del luogo raffigurato è in stretta relazione con la rappresentazione della vita sociale che vi si svolge e per cui è stato concepito. Qui la piazza, il palazzo e la parata militare celebrano l’apoteosi dell’aristocrazia cittadina, il che giustifica ampiamente l’assenza di ogni elemento popolare e borghese fra le figure rappresentate.  

Davanti alla maestosa facciata del palazzo Belgiojoso, il cui imponente profilo illuminato dal sole   occupa tutta la parte sinistra della composizione, sono allineati in parata, a perdita d’occhio, i soldati della Guardia di Palazzo dell’arciduca Ferdinando. Sulla destra, nello spazio semivuoto della piazza in primo piano, staccati dalla folla e dalla parata, il capomastro e l’architetto discutono davanti a tre resti lapidei su cui sono scolpite antiche insegne araldiche, insieme a una lapide in cui è ricordata l’apertura della piazza  e la famiglia del principe Alberico Belgioso da cui essa prende il nome.  Il principe lo si vede a cavallo, in secondo piano, dinanzi ai soldati  di cui è il comandante. Sul lato opposto della piazza il profilo in ombra degli altri palazzi che fronteggiano l’edificio principale.  

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Note