(Milano 1745 - Milano 1831)
mm. 450x637
Acquaforte e bulino
In basso a destra: Milano 1791 Dom Aspar dis. ed inc.
La Chiesa di San Lorenzo fu eretta tra la fine del ‘500 e l’inizio del ‘600 per inglobare la vecchia basilica paleocristiana del V sec., rifatta nel XII sec.
“Il complesso monumentale - nota Paolo Arrigoni - è veduto venendo dal centro della città.”
La distanza e l’ampiezza del punto di vista prospettico consentono all’Aspari di cogliere il colonnato romano, le case e la Chiesa, non come un disordinato affastellarsi di edifici, ma come un unico complesso monumentale frutto dello stratificarsi nel tempo di architetture diverse che dalla classicità romana culminano nella grande cupola tardo cinquecentesca di Martino Basso. In primo piano, l’elegante coppia di nobili riverita dal prete, i facchini (i cosiddetti bregnoni) piegati sotto il peso del loro carico, il carro-botte per la distribuzione dell’acqua e il lontano via vai dei passanti e delle carrozze, disegnano l’animato quadretto sociale che inserisce il monumento nel flusso della vita cittadina.
In ombra sulla sinistra, una grande epigrafe insieme ai resti di un’antica trabeazione romana, deposito storico delle testimonianze antiquarie che formano le radici dell’architettura e della contemporanea scena urbana. Sullo sfondo, a destra, i caseggiati che si affacciavano sull’attuale Corso di Porta Ticinese
Il titolo originale dell’Aspari, al solito minuziosamente prolisso e descrittivo, Veduta Generale del fabbricato detto di S. Lorenzo di Milano / Anticamente bagni o Terme delle quali non susistono che le colonne in numero di sedici…, nell’edizione Vallardi del 1808 viene drasticamente semplificato in Veduta di fianco di S. Lorenzo.
Il monumentale complesso di S. Lorenzo con la sua grande cupola , le case, oggi abbattute, che col tempo erano proliferate sul suo vasto sagrato delimitato dalle colonne romane che ne costituivano l’ingresso, domina tutta la parte centrale della composizione sullo sfondo del cielo variegato di nuvole. In primo piano sulla sinistra in ombra un ammasso di resti di antiche architetture, mentre sulla destra la sole l’animata scena di vita cittadina: un prete che si inchina davanti a un’elegante coppia di nobili, i facchini piegati sotto il peso del loro carico, il carro-botte per la distribuzione dell’acqua e il lontano via vai dei passanti e delle carrozze.
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