(Meilen 1787 - Zurigo 1858)
mm. 135x190
Acquatinta
In basso a sin.: J.J. Meyer del. – a destra: R. Bodmer inc.
Due contadini con la falce in spalla e il gerlo colmo di fieno appena tagliato, incrociano un elegante calesse su cui una coppia si gode la passeggiata al sole, lungo la strada delimitata dai muri che recingono orti e giardini. Dal terrazzo in ombra sulla sinistra, sormontato da un rigoglioso pergolato, due persone osservano la scena. E’ il delizioso quadretto di sapore mediterraneo che, scendendo dallo Spluga, introduce a Chiavenna, distesa, con le sue case e i suoi campanili, in un ampio pianoro coltivato. Fanno da poderosa quinta alla scena il massiccio incombente del Mottaccio che divide la cresta dentata del Pizzo di Prata dalle lontane cime innevate della val Bregaglia. L’immagine del Meyer, certo ben diversa da quella attuale, è stata nel corso dell’Ottocento ripresa e rielaborata da diversi incisori.
Chiavenna vista dall’arrivo della strada dello Spluga delimitata dai muri che recingono orti e giardini. In primo piano due contadini con la falce in spalla e il gerlo colmo di fieno rientrano nella cittadina incrociando un elegante calesse che sale in direzione opposta e su cui una coppia si gode la passeggiata al sole. Sulla destra dal terrazzo in ombra sormontato da un rigoglioso pergolato, due persone osservano la scena. In secondo piano Chiavenna si distende con le sue case e i suoi campanili su un ampio pianoro coltivato. Le fanno da sfondo a destra il massiccio incombente del Mottaccio e la cresta dentata del Pizzo di Prata, mentre a sinistra si vedono in lontananza le cime innevate e i ghiacciai della val Bregaglia.
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