(Meilen 1787 - Zurigo 1858)
mm. 182x145
Acquatinta
In basso a sin.: J.J. Meyer del. – a destra: R. Bodmer inc.
La cascata di Pianazzo è nell’Ottocento uno dei punti più spettacolari e più rappresentati lungo la strada dello Spluga. Meyer ce ne dà una visione distante e ravvicinata allo stesso tempo, alquanto diversa da quella di molti artisti dell’epoca. Le acque dello Scalcoggia precipitano con paurosa verticalità lungo la parete sprigionando nell’impatto con la roccia una nuvola di spuma che avvolge la montagna in un vaporoso scenario infernale. L’immagine si fa più distesa avanzando verso il primo piano, dove il corso spumeggiante del torrente riacquista il suo normale andamento e i massi rocciosi trovano il loro contrappunto nella scena agreste dei due viandanti, Meyer e il dott. Ebel, che hanno abbandonato per un attimo la strada per godersi sui prati, fra le capre al pascolo, lo spettacolo della cascata. Il loro punto di vista, tuttavia, è molto più ravvicinato di quello più distante dell’osservatore, misurato dall’acqua in primo piano che, scorrendo verso di lui, lo attira e lo rende partecipe della scena. Nel contrasto tra il brivido grandioso e pauroso della cascata e l’ameno scenario del primo piano scatta il sentimento del sublime in cui si compendia tutta l’anima romantica.