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Immagine dell'opera

Artista tedesco del XIX secolo

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Die Bäder von Bormio – Le bains de Bormio

Dimensioni

mm.145x100

Tecnica

Stampa su lastra d’acciaio

Firma

Provenienza

Esposizioni

Commento

La strada dello Stelvio, completata nel 1836 su progetto dell’ing. Carlo Donegani, stimola nel bormiese la contestuale risistemazione delle strutture alberghiere  e di quelle termali in particolare. Contemporaneamente alla costruzione della strada, viene infatti avviata nel 1829 anche la costruzione dei Bagni nuovi, completata nel 1836.

Una litografia di Pietro Martire Rusconi del 1835, ripresa qualche anno dopo pressoché identica da Giuseppe Elena nella Lombardia pittoresca, ci mostra l’edificio dei Bagni nuovi ancora in via di completamento.

Questa stampa eseguita intorno al 1860 mostra, invece, lo stabilimento non solo pienamente completato, ma inserito in uno scenario paesistico profondamente modificato  con la sistemazione a giardino dell’area antistante, l’ampliamento del complesso con i retrostanti edifici di servizio e, soprattutto, la strada e il ponte di collegamento con i Bagni vecchi che si ergono su un cocuzzolo davanti alla chiesa di S. Martino e la nuova strada che sale con una lunga trasversale verso lo Stelvio. L’opera architettonica e ingegneristica dell’uomo si integra così con mirabile equilibrio nello scenario alpino, in un armonioso contrappunto di natura e cultura.

La dicitura abbreviata sottostante  Bibl. Inst., sta probabilmente  per Bibliografisches Institut Hildburghausen, nelle cui pubblicazioni la stampa appare più volte riprodotta, con taglio e misure leggermente variate. 

I Bagni nuovi a Bormio come si presentavano intorno al 1860, con l’ampio giardino antistante, gli edifici di servizio sul retro, la strada e il ponte di collegamento con i Bagni vecchi che si ergono su un cocuzzolo vicino alla chiesa di S. Martino e la nuova strada dello Stelvio che sale con una lunga trasversale tagliata sulla montagna.

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Note