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Immagine dell'opera

Tullio Pericoli

(Colli del Tronto, Ascoli Piceno 1936 - )

Ritratto di Piero Melazzini

Dimensioni

cm. 58 x 38,5

Tecnica

Acquarello e china

Firma

Firmato e datato in basso a sin:

Provenienza

Dono della famiglia Melazzini

Esposizioni

Commento

Chiuso nel suo impeccabile gessato da perfetto banchiere, il volto inclinato, fisso sul suo interlocutore, le labbra serrate, gli occhi penetranti sotto le folte sopracciglia, la fronte alta e stempiata, le guance contratte nell’espressione attenta e seria che gli era abituale, tutto in questo ritratto ci dice quanto la personalità di Piero Melazzini si identificasse col suo ruolo di Presidente della Banca Popolare di Sondrio.  

Vi era entrato a vent’anni, nel 1951, da semplice impiegato, e nei 45 anni in cui - prima da direttore generale (1969), poi da Consigliere delegato (1993) e infine (2009) da Presidente fino all’aprile 2014 - era stato al vertice dell’istituto, ne aveva guidato la titanica trasformazione da banca di provincia a Gruppo bancario nazionale e internazionale, con l’apertura della Bps (Suisse), assicurandone lo sviluppo nel nuovo scenario dell’Unione Europea e del mondo globalizzato. 

Non era stata una trasformazione, ma una vera e propria rifondazione dell’Istituto, di cui aveva mantenuto saldamente ferma l’identità e lo spirito originario di Banca Popolare cooperativa.

Ed è questo il senso che in questo ritratto dà alla sua figura lo stesso Pericoli, giustapponendogli sulla destra, in dissolvenza, il ritratto del primo Presidente e fondatore nel 1871 della Bps, Carlo Bressan, l’allievo di Luigi Luzzatti, quasi a sottolineare un parallelo e una continuità.  

Amico di Melazzini, come molti fra i maggiori artisti e intellettuali italiani che lo avevano conosciuto, Pericoli condensa nella serietà e nell’energia del suo sguardo, il riconoscimento di quella serietà e di quella energia con cui aveva guidato la Banca, imprimendovi il suo stesso carattere

Non sfugge, peraltro, all’artista, l'attenzione e la concentrazione che gli erano abituali.

Nell’aprile 2014, Melazzini lasciava la carica di Presidente della Bps, per assumere quella di Presidente onorario, mantenuta fino alla morte il 30 novembre del 2015.

Il ritratto, donato nel 2010 dal Consiglio di Amministrazione della Bps all'allora Presidente, in occasione dei suoi 80 anni, è diventato dopo la sua morte, per volontà della famiglia, di proprietà della Banca, dove è esposto nella sala CdA.  

Chiuso nel suo impeccabile gessato da perfetto banchiere, il volto inclinato, fisso sul suo interlocutore, le labbra serrate, gli occhi penetranti sotto le folte sopracciglia, la fronte alta e stempiata, le guance contratte nell’espressione attenta e seria che gli era abituale, tutto in questo ritratto ci dice quanto la personalità di Piero Melazzini si identificasse col suo ruolo di Presidente della Banca Popolare di Sondrio. 

Pericoli ritrae Melazzini seduto nel suo studio, accanto al ritratto, che si intravede sfocato sulla destra, di Carlo Bressan, primo Presidente e fondatore nel 1871 della Banca Popolare di Sondrio

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