(Firenze 1934 - )
mm. 210 x 280
Acquaforte
Sul foglio in basso a dx: Mongatti
Mongatti è uno dei maestri riconosciuti della moderna acquaforte italiana. La sua capacità di produrre effetti sempre diversi di uno stesso soggetto nel corso della progressione di stampa di una lastra incisa è una delle sue maggiori qualità.
Lo passiamo vedere in questa acquaforte che abbiamo titolato Cascina (2) per distinguerla dall’altra acquaforte cascina (1) già presentata su questo sito e a cui rimandiamo per l’analisi generale della composizione.
Si tratta, tuttavia, della stessa acquaforte, ma questa si distingue da Cascina (1) perché costituisce il numero 15/100, immediatamente precedente alla morsura di cascina (1) che portava il numero 16/100 e mostrava tratti molto più marcati rispetto a questa. Con due diversi gradi di morsura l’artista è riuscito a ottenere nelle due acqueforti due diverse atmosfere paesistiche.
Qui la cascina è avvolta in un’atmosfera velata, leggermente nebbiosa, quasi mattutina, mentre nella successiva le luci e le ombre si stagliano nette e il paesaggio si dispiega ai nostri occhi nella assolata luce meridiana.
In un solo passaggio di stampa Mongatti è riuscito a ottenere da uno stesso soggetto due opere diverse.
Un cascinale di tre diversi edifici stretto fra la radura in primo piano, il bosco ai due lati e le montagne sullo sfondo. È la diversa intensità delle ombre che individua gli edifici e ne distingue geometricamente le parti e i contorni, così come le ombre descrivono la vegetazione del prato in primo piano e del bosco e separano, in lontananza, il profilo della montagna dal cielo.
Qui l’atmosfera è velata, leggermente nebbiosa, mattutina. Nel passaggio di stampa successivo della stessa acquaforte, già presentata in questo sito, grazie a una diversa morsura, il paesaggio si stagli più netto e marcato e l’effetto atmosferico sarà di assolata luce meridiana.
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