(Trescore Balneario/Bergamo 1840 - Turate/Como 1932)
cm 36x50
Olio su tela
Firmato in basso a destra: S. Poma
Acquisto
Questa veduta del lago dalla riva di Cadenabbia si distingue per la particolare ampiezza dello scenario paesistico naturale con la vasta sponda verde in primo piano, la distesa del lago al centro e il massiccio montuoso che, al di là della punta di Bellagio, domina sull'opposta riva.
Poma non concepisce il paesaggio naturale senza la presenza umana che lo anima e lo vivacizza rendendolo aneddotico e narrativo, come in questo caso con il gruppo della madre che passeggia con la figlioletta accanto, mentre l'altro figlio in abito nero da collegiale con la paglietta in testa, gioca discosto e sembra invitare la mamma e la sorella a giocare con lui. Ma si tratta di una presenza umana discreta, subito assorbita, come gli altri particolari della scena (le mucche al pascolo o le due barchette in mezzo lago) nel vasto scenario della natura che è il vero soggetto del quadro e che si distende dal primo piano con respiro ascensionale fino all'imponente cortina di montagne che chiude l'orizzonte sullo sfondo. Il tocco rapido e sommario del colore e della pennellata e la sfumata morbidezza dei contorni che sembrano dissolversi nell'atmosfera dell'insieme, portano a datare quest'opera, finora inedita, al periodo intorno o immediatamente posteriore al 1910, in cui il realismo di Poma si fa più complesso e sofferto e tende a concentrarsi più che sullo scrupolo descrittivo, sulla resa sintetica dell'impressione visiva.