Natura morta (1963)
(Siracusa 1915 - Sondrio 1996)
cm 43x53
Olio su tavola
Chiarismo
Firmato e datato in basso a destra: BIANCA 1963
Acquisto
La natura morta è soprattutto in Bianca una ricerca assidua sui rapporti cromatici e sulle loro infinite variazioni. Non è tanto il dato naturalistico quello che interessa il pittore, ma l'effetto cromatico che risulta dall'uso libero del colore vincolato solo alla logica della sua relazione con gli altri colori. Qui il giallo, il gialloverde, il rosso-arancio il marrone stinto, formano sulla tovaglia bianca un insieme di gradevole armonia, alla base del quale c'è soprattutto la leggerezza. Attraverso il colore, mai puro, Bianca toglie consistenza alle cose, le smaterializza, per così dire, risolvendole in un'eterea e quasi diafana forma-colore che si adagia senza peso nello spazio pittorico. L'uso della tavola come supporto, consente a Bianca di stagliare spesso le sue nature morte su un fondo marrone rossastro che accentua il senso di malinconia delle sue nature morte.