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Titolo dell'opera:

Ideografia (1969)

Autore:

Guido Seborga

(Torino 1909 - 1990)

Dimensioni:

cm. 60 x 80

Tecnica:

Olio su tela

Stile:

Astrattismo

Firma:

Firmato e datato in basso a dx: Seborga

Provenienza:

Donazione Leonardo Gariboldi

Note:

Sul retro: Seborga ’69 La Turbie

Ideografia (1969)

“ Spesso ritorno per imparare alla valle delle Meraviglie che mi rivela i Principi delle origini  e dopo vedo tutta la realtà e gli uomini d’oggi più profondamente”.  Così scriveva nel 1974 Guido Seborga nel suo diario, Occhio folle occhio lucido, rivelando come proprio nelle incisioni rupestri della Valle delle Meraviglie nel Parco francese del Mercantour, in quelle immagini senza tempo che riportano alle origini dell’uomo e dell’umano, trovino ispirazione le sue ideografie. In esse, quelle immagini, liberate dalla pietra e dalla roccia, danzano libere e aeree nello spazio cosmico, vi fluttuano con surreale leggerezza, prendendo vita e significato dal fondo monocromatico, sempre diverso, di tono fortemente psichico ed evocativo.

In questo modo “il gesto ideografico ci unisce al cosmo”, scrive sempre Seborga nel suo Diario.

Ed è proprio in questo spazio cosmico, che quelle figure acquistano nell’immaginario le forme universali dell’umano, la libertà, l’amore, il dolore, la pietà, la forza, la caduta, il dubbio, la ricerca, tutta una geologia cosmica dei sentimenti e delle idee che sono state alle base della vita e dell’impegno politico di Seborga, che ritroviamo nei suoi romanzi e nelle sue poesie e che tornano come ideografie nella sua attività artistica sotto le suggestioni del surrealismo di matrice francese di cui si nutre l’opera di Seborga.

In questo dipinto è una figura di angelo-guerriero quella che si libra con sinuose movenze nello spazio rosso. L’esile ed elegante voluta da cui sboccia la figura contrasta con le grandi ali nere che si protendono come scudi minacciosi in alto.

Si tratta di una delle prime ideografie di Seborga dipinta nel 1969 a La Turbie, in territorio francese, nella Valle delle Meraviglie, poco lontano dall’estrema costa ligure di Ponente e da Bordighera, i luoghi dell’anima di Guido Hess, da cui trasse il suo stesso pseudonimo di Seborga. 

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