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Titolo dell'opera:

Ritratto di Luigi Credaro (2002)

Autore:

Tullio Pericoli

(Colli del Tronto, Ascoli Piceno 1936 - )

Dimensioni:

cm. 41 x 29

Tecnica:

Acquarello e china

Stile:

Espressionismo figurativo

Provenienza:

Acquisto diretto dall'autore su commissione

Ritratto di Luigi Credaro (2002)

Per Pericoli ognuno di noi scrive sempre, senza volerlo, la sua storia sul proprio volto seguendo le regole di una geroglifica sintassi che sta all’artista decifrare. Nascono così i suoi ritratti-racconto, come questo di Luigi Credaro - massimo esponente del pensiero pedagogico neokantiano in Italia tra ‘800 e ‘900, docente di pedagogia all’università di Roma, ministro della Pubblica Istruzione nei governi Giolitti tra il 1910 e il 1914 e autore di un’importante riforma della scuola - cui é dedicata la biblioteca pubblica aperta nel 2008 dalla Banca Popolare di Sondrio.

Pericoli compone il suo ritratto ricavandolo da una vecchia foto del 1910, quando Credaro, prima sottosegretario diventa per la prima volta ministro. Credaro ha cinquant’anni ed è nella pienezza della sua attività intellettuale e politica. Sul suo volto, tuttavia, autorevolezza intellettuale e politica si stemperano in una sorridente bonomia montanara di cui Pericoli accentua i tratti, sottolineati anche dagli alberi e dall’ambiente naturale che ne contorna la figura dove si colgono anche la fierezza delle sue modeste origini contadine e il suo attaccamento alla Valtellina, dove fu eletto ininterrottamente a partire dal 1895 nelle file del Partito Radicale e che, come scrisse Augusto Monti, volle rendere “una sorta di Atene di montagna” negli anni in cui fu ministro della Pubblica Istruzione. 

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