Ritratto di Antonio Stoppani (1991)
(Bellano 1929 - )
mm 194x173
Acquaforte e acquatinta su zinco
Naturalismo espressionista
Firmata sul foglio in basso al centro: Gian Vitali
Acquisto diretto da editore
L’opera fa parte delle 11 incisioni che compongono la cartella di Giancarlo Vitali, Le forme del tempo. Omaggio ad Antonio Stoppani, testo introduttivo di A. Longatti
Stampatore: C. Linati, Milano; Editore: Oreste Bellinzona, Lecco, 1991
Tiratura: 100 + XX
Esemplare: 11/100
Secondo stato
Alberto Longatti, Le forme del tempo. Omaggio ad Antonio Stoppani, cat. della Mostra, Galleria Bellinzona, Lecco, 1991, p.77; Paolo Bellini, (a cura di) Giancarlo Vitali, Catalogo dell'opera incisa 1980-1993, O. Bellinzona - C. Linati Editori, Milano/Editrice G. Stefanoni, Lecco, 1994, ill. n. 260, scheda n. 285; Franco Monteforte (a cura di), Vita di lago. Omaggio a Giancarlo Vitali, con una presentazione di Andrea Vitali, Banca Popolare di Sondrio, 2009.
In una prima incisione, ben più grande, Vitali aveva raffigurato l'abate lecchese Antonio Stoppani - il celebre autore de Il Bel Paese (1884) - entro un interno con un crocifisso alla parete di fondo. L'ambientazione è stata in seguito eliminata tagliando la lastra e procedendo a una nuova incisione, quella appunto cui si riferisce questa scheda, in cui tutta l'attenzione si concentra sulla figura e sul volto del celebre prete-scienziato, indagato da Vitali in tutta la sua complessa e umanissima geologia senile.
“Per ritrarre il personaggio - scrive Paolo Bellini nel catalogo generale dell'opera incisa - Vitali ha eseguito diversi studi preparatori e ha guardato ad alcune fotografie d'epoca che ritraggono Stoppani e ha infine tenuto conto di una descrizione dell'abate Stoppani che ne fece Mario Cermenati (1896-1924), un politico lecchese studioso di geologia, che dello Stoppani era un ammiratore”. Ma, probabilmente, Vitali ha guardato attentamente anche il ritratto dello Stoppani dipinto dal nipote, Giambattista Todeschini, nel 1890 e conservato ai Musei Civici di Lecco.