Don Abbondio e i bravi

A un bivio della stradicciola lungo cui è solito fare la sua passeggiata don Abbondio si imbatte in due bravi, armati fino ai denti, con spadone e pistole alla cintola, che gli intimano di non celebrare il matrimonio tra Renzo Tramaglino e Lucia Mondella. Il doppio indice puntato di uno dei bravi e l’indice sollevato dell’altro bastano a sovraccaricare  di un tono di minaccia le brusche parole con cui si apre l’incontro. Don Abbondio, col bastone e il breviario in mano, si è già tolto il cappello in segno di resa. Dietro ai due bravi una cappelleta con un dipinto dove sono raffigurate le anime del Purgatorio tra le fiamme.


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