Reduce dall’incontro coi bravi, don Abbondio, una volta a casa, si abbandona sul suo seggiolone e chiama Perpetua chiedendole di servirgli del vino, ma non sfugge alla insistente curiosità della serva che cerca di sapere cosa gli è accaduto e sta col bicchiere di vino sospeso per aria come se volesse darlo al suo padrone solo “in premio della confidenza che si faceva tanto aspettare ”. La stanza in cui si svolge la sena è un rassicurante ambiente familiare di campagna. Dalla finestra con gli stipiti dipinti si intravede il lago, mentre sul pavimento razzola una gallina e un gatto è sornionamnete accucciato ai piedi di don Abbondio.