Senatore Ezio Vanoni (1977)
(Sevres, Parigi 1918 - Milano 1996)
cm 130x97
Olio su tela
Realismo figurativo
Firmato e datato in basso a destra: Simone Gentile 1977
Acquisto su commissione diretta
Ritratti di Simone Gentile, introd. di Luigi Barzini, Milano, All’insegna del Pesce d’oro, 1978, n.28; Luigi Cavallo (a cura di), Simone Gentile, silografie, acquetinte, monotipi, disegni dipinti, con una premessa di Maurizio Mazzocchi, Milano, Libreria Bocca/Edizioni Vanni Scheiwiller, 1998, p. 272.
Simone Gentile eseguì nel '77, su commissione della Banca Popolare di Sondrio, due ritratti di Ezio Vanoni, uno per la sede di Sondrio dove è tutt'ora esposto e uno, qui riprodotto, per gli uffici della sede di Milano. Dell'uomo politico valtellinese, ministro delle Finanze nei governi De Gasperi, scomparso improvvisamente nel '56 la Gentile mira, in entrambi i casi, a cogliere il tratto più intimamente umano.
In questa versione del ritratto, eseguito sulla base di tracce fotografiche, l'atteggiamento dignitoso dimesso e l'abito feriale di sobria eleganza del ministro accentuano questo aspetto di schietta umanità. Vanoni, la gambe accavallate, vi è colto in atteggiamento colloquiale, pensoso e affabile nello stesso tempo, mentre gioca con le carte arrotolate che tiene in mano. La frontalità del ritratto e la grigia monocromia dell'abito ne mettono in rilievo i tratti del viso, l'ampiezza della fronte e l'intensità dello sguardo. Tutto nei colori e nella pennellata si adatta perfettamente al carattere dell’uomo.