Cascina
(Firenze 1934 - )
mm 285x215
Acquaforte
Realismo novecentesco
Firmata sul foglio in basso a destra: Mongatti
Acquisto
Tiratura: 100
Esemplare n.16
Sono rari i paesaggi nelle acqueforti di Mongatti. Le cose, per l'incisore fiorentino, si rivelano meglio nel chiuso della penombra, più che nella luce en plein air. In questo cascinale possiamo osservare con chiarezza la trama geometrica delle linee a maglia con cui Mongatti costruisce l'incisione, le morsure multiple a copertura con cui distribuisce il gioco delle ombre rendendole ora più fitte ora più rade e la calligrafica evidenza con cui, grazie al sapiente contrasto delle ombre, sa descrive le cose. Non è l'istante atmosferico e il suo transeunte divenire che mira a cogliere qui l'artista, ma l'immobilità del paesaggio, la sua durata nel tempo, che si risolve in una fissità senza tempo. Mongatti non cerca nel paesaggio il volto fuggevole della natura viva, ma la stessa poesia che lentamente affiora dalle sue nature morte.