Perpetua interroga don Abbondio su ciò che gli è accaduto (1830)
(Roma 1781 - Roma 1835)
foglio mm.425 x 543, parte figur. mm. 290 x 340
Litografia
Romanticismo
Pinelli f. Roma 1830
Il lago che si intravede dalla finestra socchiusa, gli scuri dipinti, la gallina che razzola sul pavimento, il gatto ai piedi di don Abbondio, sono tutti particolari figurativi con cui Pinelli crea un rassicurante tono casalingo attorno alla scena centrale in cui don Abbondio, finto reticente, abbandonato sul seggiolone, e Perpetua, la cui curiosità non gli dà scampo, si contendono il bicchiere di vino che quest’ultima trattiene e sembra voler mollare solo «in premio della confidenza che si faceva tanto aspettare». Forse l’abbigliamento di Perpetua non è proprio lombardo, ma volti, gesti e atteggiamenti, per non parlare della resa gestuale, sono qui in perfetto spirito manzoniano.
I Promessi Sposi, cap. I, ed. 1827
«Misericordia! che ha ella, signor padrone?»
«Niente, niente» rispose don Abbondio, lasciandosi cadere tutto ansante sul suo seggiolone.
«Come, niente? A me la vuol dare ad intendere? così brutto, com’è? Qualche gran caso è avvenuto.»
«Oh, per amor del cielo! Quando dico niente, o è niente, o è cosa che non posso dire.»
«Che non può dire nemmeno a me? Chi si piglierà cura della sua salute? Chi le darà un parere?...»
«Ohimè! tacete, e non apparecchiate altro: datemi un bicchiere del mio vino.»
«Ed ella mi vorrà sostenere che non ha niente!» disse Perpetua, riempiendo il bicchiere, e tenendolo poi in mano, come se non volesse darlo che in premio della confidenza che si faceva tanto aspettare.
I Promessi Sposi, cap. I, ed. 1840
«Misericordia! cos’ha, signor padrone?»
«Niente, niente,» rispose don Abbondio, lasciandosi andar tutto ansante sul suo seggiolone.
«Come, niente? La vuol dare ad intendere a me? Così brutto com’è? Qualche gran caso è avvenuto.»
«Oh, per amor del cielo! Quando dico niente, o è niente, o è cosa che non posso dire.»
«Che non può dir neppure a me? Chi si prenderà cura della sua salute? Chi le darà un parere?...»
«Ohimè! tacete, e non apparecchiate altro: datemi un bicchiere del mio vino.»
«E lei mi vorrà sostenere che non ha niente!» disse Perpetua, empiendo il bicchiere, e tenendolo poi in mano, come se non volesse darlo che in premio della confidenza che si faceva tanto aspettare.