Albosaggia, Ca' di Romeri (1979)

Una vitale fatiscenza emana da queste vecchie case contadine che dominano con la loro rustica e irregolare geometria tutto il dipinto, da questi bianchi muri di pietra cui il legno dà anima e vita cromatica col disordinato accatastarsi degli esili tronchi in basso, delle fascine sul solaio aperto in alto, e con il variegato cromatismo dei segni della sua stessa consunzione impressi sulle porte , sulla breve rampa di scale all’esterno e sulla piccola baltresca alla sua sommità nel corpo più avanzato della casa in primo piano che, con la sua sporgenza descrive un breve angolo ingentilito da una verde vegetazione rampicante fiorita. Un viottolo si apre fra la casa in primo piano e quella che la fronteggia, di cui vediamo a destra solo accennato lo stretto e alto profilo, conduce verso l’annessa stalla al centro del dipinto, chiuso sullo sfondo dal bosco al sole che, come al solito nella Romeri, fa da quinta naturale alla scena paesistica conferendole un senso di raccolta intimità.