Autunno (1987)
(Bellano 1929 - )
mm 346x226
Acquaforte e acquatinta su zinco
Naturalismo espressionista
Firmata sul foglio in basso a destra: Gian Vitali
Acquisto diretto da editore
Stampatore: C. Linati, Milano; Editore: Oreste Bellinzona. Lecco
Tiratura: 100 + XX - Gli esemplari con numeri arabi sono stati allegati al catalogo della mostra a cura di A. Longatti,
Le forme del tempo. Omaggio ad Antonio Stoppani, Lecco, Galleria Bellinzona, 1991
Esemplare: 11/100
Unico stato
Alberto Longatti, Giancarlo Vitali. Le forme del tempo, Lecco, Galleria Bellinzona, 1991, p.179; Paolo Bellini, (a cura di) Giancarlo Vitali, Catalogo dell'opera incisa 1980-1993, O. Bellinzona - C. Linati Editori, Milano/Editrice G. Stefanoni, Lecco, 1994, ill. n. 157, scheda n. 185; Franco Monteforte (a cura di), Vita di lago. Omaggio a Giancarlo Vitali, con una presentazione di Andrea Vitali, Banca Popolare di Sondrio, 2009.
Ha qualcosa di arcimboldesco quest’albero che si inarca come un corpo nudo proteso al cielo con i rami mozzati nello spasimo dell’agonia autunnale. Fra tutte le immagini di alberi create dal bulino di Vitali, questa è certo una delle più potenti, non solo per l’evidenza tattile delle rugosità della corteccia e delle intrecciate nodosità del legno, ma per la desolata forza espressiva accentuata dai lunghi filamenti d’arbusti che sopravvivono sul tronco e la poderosa carica simbolica dell’immagine.
Il ramo troncato in alto è, infatti, una ferita che prelude a nuova vita. E’ la potatura da cui l’albero è destinato a ricrescere più forte e più robusto, come dice la salda presa delle sue radici nella terra. In agonia nell’aria, l’albero si prepara in realtà a nuova vita entro il buio della terra in cui è piantato. E’ dunque un’immagine di morte e un preludio di resurrezione quella davanti a cui ci troviamo, un’allegoria della Croce, albero della nuova vita nella simbologia cristiana. Il che conferisce a questo tronco non solo la sua inquietante umanità, ma anche un’indubbia carica di religiosità.
Vitali dipingerà nel ’90 un olio con lo stesso soggetto che non raggiunge, tuttavia, la stessa intensità espressiva di quest’incisione dove, grazie agli effetti dell’acquatinta e alla stampa su carta color paglierino, la resa della tonalità atmosferica autunnale è perfetta. Dell’autunno si avvertono quasi volteggiare nell’aria le foglie e i residui secchi della vegetazione che muore e, per poco, non se ne sentono fino gli odori.