Immagine di pergamena con glossa

Barocco genovese

A Genova il barocco (v.) si sviluppa sotto lo stimolo diretto di Rubens e di altri artisti fiamminghi come Van Dyck, Snyders, Cornelius e Luca de Wael che vi soggiornano a lungo a partire dai primi decenni del Seicento, influenzando soprattutto, con il loro gusto per l'impreziosimento cromatico e la vibrazione della luce, la ritrattistica e la pittura paesistica e di genere animalista locale. Ma nel barocco genovese fondamentale resta la componente caravaggesca che favorisce la maturazione di un nuovo e fresco sentimento della realtą e di una vena naturalistica che si sviluppa con continuitą dall'Assereto, allo Strozzi a Gian Andrea e Orazio de' Ferrari.
Accanto ad essa, nel barocco genovese, acquista sempre pił importanza nel corso del Seicento, l'influenza, soprattutto nei soggetti a carattere religioso, della contemporanea pittura lombarda del Procaccino, del Cerano e del Morazzone, caratterizzata da una sintesi austera tra naturalismo caravaggesco e ripresa di un manierismo idealizzante.

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