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Chiaroscuro

Indica il passaggio graduale dalla luce all'ombra in un disegno o in un dipinto, attraverso la mescolanza graduata dei colori chiari e scuri, o in una scultura attraverso la diretta incidenza della luce naturale. Il concetto critico di chiaroscuro è piuttosto recente nella storia dell'arte. Cennino Cennini, nel suo Libro dell'Arte o Trattato della pittura lo intende come giustapposizione di due colori chiaro e scuro in funzione del loro rilevo, Leon Battista Alberti lo indica ancora come "mezzo colore" e lo stesso Leonardo ne parla come un colore "mezzochiaro e mezz'oscuro", riferendosi probabilmente allo "sfumato" così tipico della sua pittura e così vicino al monocromo. E come sinonimo di monocromato usa il termine anche Vasari nella Introduzione alle tre Arti (1568).
Solo in età neoclassica Francesco Milizia nel suo Dizionario delle Belle Arti del Disegno, ne darà la definizione moderna come "l'effetto della luce, la quale cadendo su gli oggetti li rende più o meno chiari per le sue diverse incidenze, o più o meno scuri a misura che ne son privi".