Immagine di pergamena con glossa

Colori freddi

"I colori son quasi parole che, percepite cogli occhi, penetrano nell'animo non meno delle parole percepite dalle orecchie" scriveva nel 1625 il card. Federico Borromeo  nell'opuscolo con cui inaugurava la Pinacoteca Ambrosiana. I colori cioè, come le parole, suscitano in noi determinate sensazioni ed effetti. Classificati sulla base di tali effetti possiamo perciò distinguerli in colori caldi (rosso, giallo e loro combinazioni), freddi (azzurro, verde viola e le loro combinazioni), e neutri (bianco, nero, grigio). Secondo Rudolf Arnheim e i teorici della psicologia della forma, una tale classificazione, che ad ogni colore associa un effetto, non avrebbe alcun fondamento perché "l'effetto del colore è troppo diretto e spontaneo per essere soltanto il prodotto di un'interpretazione applicatagli dal sapere".

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