Immagine di pergamena con glossa

Manierismo lombardo

Il manierismo (v.) in Lombardia č inizialmente segnato dalla vena narrativa popolare di Gaudenzio Ferrari e di Lorenzo Lotto ricca di motivi religiosi e morali e da quella di artisti dell'area bresciana come il Savoldo, raffinato ed elegante, Girolamo Romanino che al carattere popolare unisce una forte e dissacrante espressivitā, e il Moretto, che si muove ancora entro un austero decoro classico. Ad essi, nel corso del Cinquecento, si aggiungono Giuseppe Arcimboldi, coi suoi estrosi ritratti di frutta, che tuttavia svilupperā la propria opera soprattutto alla corte di Rodolfo II di Boemia, i cremonesi Antonio e Vincenzo Campi dotati di una vena naturalistica e di uno spirito devozionale che ritroviamo anche nel bergamasco G.B. Moroni nei cui ritratti si riflette l'austera severitā morale della controriforma in Lombardia.

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