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Riza

  Il rivestimento in metallo prezioso dell'icona, che lascia scoperti solo i volti, le mani e i piedi dei personaggi raffigurati. La riza dà maggiore solennità e preziosità all'icona, ma serve anche a proteggerla. I preziosi rivestimenti d'oro o d'argento delle icone, compaiono già nel X secolo a Bisanzio. In Russia, dal XII al XVII secolo, la forma di copertura preziosa più diffusa dell'icona è quella parziale della basma (vedi), la cornice di sottili lamine d'argento sbalzato e cesellato, inchiodata sulla tavola, più semplice ed economica rispetto al rivestimento completo della riza. Ma non mancano forme di rivestimento con basma e copertura parziale dell'icona con perle o smalti. La riza  conosce in Russia un maggiore sviluppo a partire dal XVIII secolo, quando comincia anche la pratica della punzonatura, cioè del contrassegno con la sigla della città, il titolo dell'argento e le iniziali del maestro o della bottega, favorito anche dalla disposizione di Pietro il Grande che ogni città avesse un proprio punzone. Ma è nell'Ottocento che l'uso della riza raggiunge in Russia la sua massima diffusione fino a soppiantare, in alcuni casi, anche il dipinto vero e proprio, limitato talora alle sole parti visibili.